Come abbiamo reagito all’emergenza sanitaria
Per noi l’azienda è come una famiglia: ci sono collaboratori che lavorano con noi da decenni e ognuno di loro sa quanto sia importante per Tamburini il loro benessere e la loro salute.
È proprio per tutelare questi due aspetti che nel periodo di lockdown abbiamo ritenuto necessario chiudere l’azienda una settimana prima di quella prevista dal DPCM. Allo stesso tempo, abbiamo attivato lo smartworking per alcuni reparti, come l’amministrazione, l’ufficio acquisti e parte dell’ufficio commerciale.
Continuo supporto ai clienti e tutela dei dipendenti
Abbiamo riaperto gradualmente il primo Aprile, solo dopo un’accurata sanificazione di tutti i locali dell’azienda.
Subito, a partire dai primi giorni di riapertura, abbiamo risposto alle esigenze e alle richieste dei nostri clienti del settore medicale, fornendogli il materiale per loro essenziale ad affrontare l’emergenza sanitaria in corso. Grazie alle competenze messe in campo fino ad ora in materia di strumenti di controllo per il settore medicale e il profondo know how maturato dal 1960 ad oggi, realizziamo infatti calibri e utensili per soddisfare le rigide necessità di un settore estremamente esigente come questo, lavorando con materiale INOX Sterile.
Abbiamo continuato a collaborare con i clienti per tutto il periodo e siamo stati loro vicino, tenendoli aggiornati sulla capacità produttiva e sulle consegne, nel pieno rispetto dei Decreti Legge.
“Siamo convinti che un’azienda non debba solo essere uno sbocco lavorativo gratificante, ma che debba rivestire anche un ruolo di collante sociale ed etico” – Famiglia Tamburini
Proprio per questo, con lo scopo di tutelare il nostro personale, abbiamo deciso di stipulare per loro un’assicurazione sanitaria in caso di contrazione del virus, coprendo eventuali spese legate al ricovero o alla convalescenza della persona.
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